“The ultimate thing”: un editoriale di Miki Vialetto

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Cari lettori, questo periodo per molti di noi è la giusta occasione per riflettere, sia sui risultati ottenuti che sui nuovi obiettivi da raggiungere. Lo è anche per me, in quanto direttore editoriale di diverse testate e di questo sito, e quest’anno più che mai desidero condividere i miei pensieri con voi attraverso questa nuova interfaccia.
Per Tattoo Life il 2017 è stato un anno importante: ricco di novità, progetti e idee. Come sapete, tra le altre cose, da qualche mese abbiamo lanciato questa nuova piattaforma digitale. Mantenendo il nostro focus sulla carta stampata – in cui crediamo e continuiamo a credere – abbiamo cominciato una nuova avventura digitale per poter perseguire i nostri obiettivi attraverso gli strumenti agili e veloci offerti dal web. Soprattutto in questo momento, in cui il tatuaggio è sempre più presente in rete, e nella realtà quotidiana di tutti, abbiamo ritenuto di fondamentale importanza far sentire anche la nostra voce, per rappresentare idee e ribadire valori in cui crediamo da oltre vent’anni ormai. Spesso oggi chi si avvicina a questo mondo si ritrova spaesato, sopraffatto da un’enorme quantità di immagini e contenuti che non sempre è in grado di catalogare, comprendere e gestire.
Miki Vialetto, Tattoo Life International – Editorial DirectorLa nostra grande ambizione è di essere una specie di bussola, per aiutare anche gli internauti a imparare a riconoscere un bel tatuaggio (che non significa perfetto o tecnicamente ben eseguito, ma con un significato, una storia, la sua simbologia e un’eredità) e un bravo tatuatore (che non solo è abile e capace, ma ha anche una certa etica professionale e un’idea precisa della sua funzione).
Il concetto che vogliamo ribadire in questo momento è che il tatuaggio per noi nasce già come “the ultimate thing”: ha un’identità perfetta e inattaccabile, radicata nella notte dei tempi, che non ha bisogno di essere modificata né resa più affascinante o appetibile attraverso artifici e sofisticatezze.
Il tatuaggio, come concetto, è già perfetto di per sé, nella sua perfetta semplicità. C’è invece bisogno di raccontarne la storia, attraverso i fatti e i protagonisti, perché venga compreso a fondo nella sua essenza più pura, con uno sguardo al passato e uno al futuro. La ricerca spasmodica di essere originali e irripetibili e la necessità di esibire sempre, a tutti i costi, la propria personalità, stanno snaturando l’idea stessa di tatuaggio che nasce di per sé come un segno distintivo, un sogno che prende forma sulla pelle e lì rimane. Indelebile e sempre sorprendente.
Sul filo di questi pensieri condivisi, abbiamo molti progetti per il 2018: tra questi una enorme galleria d’immagini selezionate, storiche e attuali, da mettere a disposizione di tutti; nuovi contenuti di qualità più leggibili e interessanti; nuove collaborazioni; un maggior coinvolgimento sulle questioni attuali così come un grande impegno a raccontare la storia del tatuaggio. Speriamo di riuscirci. Di riuscire a essere anche sul web i portavoce di un’arte e una cultura che è fatta della stessa sostanza dei sogni. «Wear your dreams», diceva un grande maestro. Questo è l’augurio che vi facciamo per l’anno che verrà: di riconoscere e dare forma ai vostri sogni per farli diventare realtà.
Ci vediamo nel 2018Miki Vialetto
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